GIANNI DE TORA

CARTELLE /mostre personali

1984 Antichi Arsenali, Amalfi (SA) 3-15 luglio

Nei vasti ambienti degli Antichi Arsenali della Repubblica Amalfitana sono state esposte le opere recenti di Gianni De Tora; titolo della mostra : “ ….e così nasce il dialogo ….”. In catalogo un interessante testo del noto critico d'arte francese Pierre Restany traccia un profilo poetico dell'opera dell'artista che, nato a Caserta nel 1941, vive e lavora a Napoli dal 1953. Compiuti gli studi all'Accademia di Belle Arti ha soggiornato a Parigi ed a Londra, partecipando a numerose esposizioni in Italia e all'estero tra le quali la Quadriennale d'arte di Roma e la Biennale di San Paolo del Brasile.

GIANNI DE TORA AD AMALFI

Dal 3 luglio, presso gli antichi arsenali della Repubblica amalfitana sono esposte le opere recenti di Gianni De Tora. “E così nasce il dialogo....” è il titolo della mostra di un artista che ha compiuto la propria formazione all' Accademia delle Belle Arti di Napoli, partecipando, poi, al dibattito artistico-culturale di altre città europee. Nel 1968 De Tora è a Parigi e qui, all'inizio degli anni Settanta, espone “I contrasti” alla Biennale d'art Italienne-Paris. Successivamente soggiorna a Londra dove aderisce alla collettiva presentata alla University of London Union. Tra le personali, ha al suo attivo esposizioni, oltre che a Napoli, a Firenze, Roma e Milano. Tra le opere presentate in questa mostra : “Il silenzio è d'oro”, “L'occhio che si dice finestra dell'anima”e “Così voglio dire...”. Il catalogo della mostra propone un testo del critico francese Pierre Restany.

Gianni De Tora

Negli antichi Arsenali di Amalfi sarà inaugurata martedì prossimo una mostra personale di Gianni De Tora intitolata “e così nasce il dialogo”. Nel suo testo introduttivo Pierre Restany sottolinea “ l'angoscia esistenziale” che insidia e addolcisce il recupero della geometria: “ la dimensione onirica anima sotto fondo le strutture palesemente elementari/ gli spettri gestuali incrinano la gravida maestà dei triangoli inversati”. La mostra, che è organizzata dall'Azienda di Soggiorno e turismo di Amalfi, rimarrà aperta fino al 15 luglio.

L'arte non è mai cosa passata. Il presente, che è l'attività permanente dell'artista è metaforicamente il suo passato, immediato e sempre urgente anche quando afferma il rifiuto di sé. / BLANCHOT

ODE A DE TORA

ODE A DE TORA

NON SARA’ MAI TOTALE

IL RECUPERO DELLA GEOMETRIA

UNA DOLCE ANGOSCIA ESISTENZIALE

SPALMA DI MIELE

LE PROSPETTIVE ESTESE ALLA ROTHKO

LA DIMENSIONE ONIRICA

ANIMA SOTTO FONDO LE STRUTTURE PALESEMENTE

ELEMENTARI

GLI SPETTRI GESTUALI

INCRINANO LA GRAVIDA MAESTÀ’

DEI TRIANGOLI INVERSATI

STRANA ALCHIMIA DELLE PAROLE SUSSURRATE

SEMINANDO IL VIRUS DELL’IRONIA

ANTI-CORPO DELLA LOGICA DISCORSIVA

IL GIOCO DE TORA

E’ UN GIOCO SENZA H

SULLA TORAH DI MOSE’

IL GIOCO SULLA PAROLA

ESSENZA DEL MONDO

E COSI’ NASCE IL DIALOGO

IN CODICE...

DA VIRTUOSO

DELL’INTUIZIONE CRITICO-VISIVA

L’ARTISTA

NE SPINGE IL CONTENUTO

SEMPRE AL DI LÀ’ DELL’IMMAGINE

SI TRATTA SÌ, DI PITTURA

MA COME PURA COSCIENZA:

ESSERE L’AGIRE SENZA FINE

PER VIVERE IL VISIVO SENZA FONDO.